La filtrazione tangenziale a membrana ha semplificato ed economizzato le metodiche di lavorazione in cantina.
E’ noto che le fasi proteiche e colloidali dei prodotti, specialmente in alcune particolari annate, determinano intasamenti, a volte irreversibili, delle membrane di microfiltrazione finale in imbottigliamento.
Ovviamente, a fine lavoro, è necessario rimuovere dai setti diverse sostanze eterogenee quali: fasi proteiche, polisaccaridi, pectine, frazioni fenoliche polimerizzate, colloidi glucidici protettori. Questi forti intasanti, pur trovandosi nella parte esterna delle membrane, tendono a penetrare nella “spugna” dei setti polimerici o negli strati di coating dei ceramici e sono difficili da rimuovere totalmente.
I protocolli di lavaggio abituali prevedono prodotti caustici, acidi e perossidi.
Nella definizione di nuovi approcci alla detersione delle fasi organiche, data la necessità di maggior efficacia su proteine e collodi e di maggior sostenibilità, l’innovazione passa oggi da cocktail enzimatici specifici per l’enologia, che agiscono per idrolisi sulle sostanze sopra accennate.
Dall’immagine seguente, si intuisce come questi prodotti agiscano: non aggressione chimica che disgrega, ma una vera “solubilizzazione” delle molecole organiche più tenaci.
L’esperienza di Piramide nella rigenerazione biotecnologica delle membrane utilizzate dal Settore Enologico è oggi consolidata e statisticamente significativa.
La gamma dei prodotti ENZYWINE, adottata da importanti cantine, dimostra che l’utilizzo corretto della tecnologia ENZYWINE apporta più vantaggi.
I vantaggi della tecnologia enzimatica:
aumento della produttività media di almeno il 10-20% rispetto ai sistemi di detersione tradizionale;
ripristino sino al 98% della portata di membrane in crisi;
aumento della shelf-life delle membrane fino al 25%;
mantenimento delle performance delle membrane nel tempo;
risparmio energetico per le basse temperature di lavaggio (45°C);
risparmio idrico e di tempo grazie alla semplificazione dei protocolli;
fattore inquinamento: queste formulazioni hanno biodegradabilità anche del 98%, producono reflui con meno tensioattivi (per alcune formulazioni addirittura assenti), sono esenti EDTA e gli enzimi sono attivi nella pre-depurazione dei fluidi di scarico.